venerdì 29 luglio 2011

GIORNO 13

Stasera tocca ai 3 Tutor l'onore (o onere?) di scrivere il blog.
Ultimo giorno tutti insieme. Giorno di saluti formali, amichevoli e foto ricordo.
Puntuali e elegantissimi alla cerimonia di chiusura con consegna dei certificati. Discorsi e foto istituzionali. Ottimo buffet in giardino, prova evidente che si puo’ mangiare bene anche allo XIME.
E poi.... finalmente liberi!
Di corsa in centro, sparpagliati tra centri massaggi piu’ o meno ayurvedici ma comunque rilassanti, tra le botteghe di Commercial Street in preda a una sindrome compulsiva da shopping selvaggio. Ci sentiamo un po’ colpevoli per questo rigurgito consumista, fintanto che non apriamo i portafogli e ci rendiamo conto di aver speso poche decine di euro. Ma in fondo, cosa abbiamo fatto di male? Come da noto spot televisivo, abbiamo contribuito a far girare l’economia, quella indiana!
Alle ore 20.00, ritrovo al ristorante 20 ft High come dodici giorni fa (sembra ieri).
I boccali di birra si sprecano al grido “I have a drink”, sulla scia del piu’ famoso “I have a dream”, sotto lo sguardo perplesso dei camerieri. Cori da stadio, brindisi alla salute di Vincenzo  (offre lui per i soliti motivi a lui noti!) e finalmente si mangia.
Solo per qualche secondo regna il silenzio, mentre spariscono velocemente le bistecche, in barba alle migliori tradizioni induiste. Pensate che c’e’ chi, dopo aver fatto il bis, ne ha chiesta un’altra! (e per la privacy NON facciamo nomi, ma solo sigle: N,M,V,R)
Li guardiamo: belli questi ragazzi, cosi’ allegri, cosi’ complici, cosi’ affiatati e cosi’ entusiasti.
Alle ore 22.00 il gruppo si arricchisce di due studenti francesi di Montpellier, allo XIME per un programma di studio di 15 mesi. Conoscendo la proverbiale simpatia di Nicola, hanno attraversato la citta’ per unirsi ai festeggiamenti.
Sulla musica delle piu’ famose canzoni di Madonna, il ristorante si trasforma in discoteca: si canta e si balla sotto gli sguardi divertiti degli altri clienti. Dopo lo slogan: “Ganesh” Cuccu e mangiato, si  sente un “Bevi con noi!”  e la incredibile risposta: “E’ come invitare una gazzella a correre!”
Ma quando poi intoniamo tutti insieme “Azzurro”  (ormai il nostro cavallo – zoppo -  di battaglia) significa che l’entusiasmo e’ alle stelle.  
Dopo un’ovazione per  chi parte tra poche ore (Marco e Manuela sono i primi due a lasciarci), chiudiamo in bellezza (???) cantando a squarciagola la Marsigliese in onore degli amici francesi e l’Inno di Mameli giusto per non passare inosservati. Complici il buon cibo e la birra (annacquata), non abbiamo mai cantato cosi’ bene. Forse e’ ora di rientrare allo XIME: meno male che non dobbiamo guidare!
Fuori dal locale ci aspetta l’impagabile Jose, che ha gia’ procurato il taxi che portera’  Marco e Manuela in aeroporto. 
Siamo gia’ tutti un po’ commossi  e pronti ad abbracciare i partenti, quando Jose esclama: “You can cry there”, indicando poco lontano il taxi che aspetta.  Momento di ilarita’ collettiva, ma le lacrime sono dietro l’angolo.  Lunghi baci e abbracci (22 x 2 significa 44 abbracci!!!) e il taxi inghiotte Manuela e un Marco con meno aplomb del solito.
Solito viaggio in rickshaw ed ecco la sagoma ormai familiare dello XIME. In punta di piedi entriamo tutti e 22 – ne sono partiti due ma si sono aggiunti i Francesi – nel dormitorio.
La serata prosegue dopo la mezzanotte, ma questa  e’ un’altra storia e – forse- ve la racconteremo domani!
Buonanotte dai vostri
FotoTutor, GiocaTutor, BallaTutor  (a voi indovinare di chi sono i soprannomi).

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